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Voglio vivere così! Sorrento, il Grand Hotel Excelsior Vittoria e un blog tour vista mare

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Ci sono luoghi che trasudano storia e custodiscono storie. Storia di tempi passati e storie di vite passate di là. Gli alberghi sono “luoghi” per antonomasia, sospesi tra spazio e tempo, scandiscono arrivi, rientri, partenze, ritorni, scorci di vite e destini differenti che s’incrociano tra quei corridoi illuminati da luce soffusa.

L’hotel è un po’ metafora della vita, per questo il momento della consegna delle chiavi da parte del concierge, se ci pensate, è un attimo quasi sacro. Che ci si trovi in vacanza, che si viaggi soli o in compagnia, che si tratti di un soggiorno di lavoro o di una fuga di relax, quella è la chiave per un microcosmo che da quel momento ci appartiene, un rifugio tutto nostro che seppur a tempo determinato, custodirà le nostre gioie, ansie, la nostra valigia con le nostre aspettative.

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Ricordate quando a Novembre sono volata a Napoli? Ho alloggiato a 40 minuti d’auto dalla città, a Sorrento, in un hotel storico che se potesse parlare ne avrebbe di cose da raccontare. Il Grand Hotel Excelsior Vittoria di Sorrento è uno di quegli hotel in cui dal preciso istante i cui arrivi e ad accoglierti c’è il profumo di limoni, il giardino lussureggiante ed il sole caldo, decidi che da lì non vorresti più andar via.

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E non è solo per quel lusso discreto e gli arredi d’epoca, non è soltanto per quel riuscito mix  di sobrietà ed eleganza, per le attenzioni del personale o per la cucina ricercata che rivisita la tradizione, vaorizzando le materie prime. E’ l’atmosfera che ti rapisce, è quel passato importante che si respira per i corridoi, nelle stanze quelle stesse che hanno accolto personalità come Richard Wagner, Jack Lemmon, Marilyn Monroe, Luciano Pavarotti, Sophia Loren e che hanno ospitato regine, politici e artisti.

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Deve essere stata quella particolare atmosfera a rapire il tenore Enrico Caruso tanto da farlo trasferire per ben nove mesi in quella che oggi è la suite a lui dedicata.  Sempre quell’atmosfera deve aver conquistato anche Lucio Dalla che approdato una notte come un naufrago, con la barca guasta si innamorò a tal punto di questo albergo da farci ritorno più volte, una delle quali per comporre uno dei suoi brani più celebri, Caruso, appunto. E devo ammettere che fa un certo effetto affacciarsi da quel terrazzo, quella Suite Dalla e pensare che era proprio “Qui dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al golfo di Sorrento“.

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La mia camera era proprio accanto a quella suite ed era meravigliosa, principesca, tutto l’opposto di quegli hotel impersonali e freddi arredati in serie, sì perchè ogni pezzo è unico, datato e perfettamente restaurato.   Posati i bagagli a lasciarmi senza parole è stata la vista sul golfo di Sorrento con le nuvole che sembravano pennellate bianche e i gabbiani che facevano le piroette come a voler attirare l’attenzione su di loro.

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Ma il mare calmo, con il Vesuvio sullo sfondo erano ipnotici e, non me ne vogliate cari gabbiani, i miei occhi erano solo per il panorama che lasciava senza fiato.

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Il primo pranzo in terra campana non poteva che iniziare con mozzarella di bufala, di quelle vere, un bocconcino paradisiaco, condito dalle piacevoli chiacchiere con la signora Lidia Fiorentino, energica donna del sud, proprietaria con la sua famiglia della struttura, che ci ha affascinato con racconti e aneddoti, storie di chi il mondo lo ha assaporato e vissuto con stile, quello stile e savoir vivre che ha saputo trasferire al suo hotel. E poi piatti ottimi, presentati con cura e serviti da un personale impeccabile.

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Una location dunque all’insegna del buon gusto, nel senso più letterale del termine perchè nel pomeriggio, ho avuto l’opportunità di partecipare ad una privatissimo cooking show nelle cucine del Ristorante Bosquet, un’esperienza eccezionale con lo chef stellato Luigi Tramontano che, con una cordialità e gentilezza che non ti aspetti da uno chef del suo calibro, ha mostrato passo dopo passo, le preparazioni che portano alla composizione di elaborati piatti del suo menù che abbiamo avuto modo di provare a cena con una lunga lista di piatti gourmet che coniugavano sperimentazione e tradizione, un equilirio impeccabile fatto di esaltazione entusiastica della prima e profondo rispetto per la seconda.

Dei vicoli di Sorrento, dei negozietti di artigiani, del giallo imperante, della mia full immertion nel cuore di Napoli, delle strade affollate e delle pasticcerie, del melodioso suono della “parlata” della gente del posto vi parlerò in un altro post, godetevi intanto il foto racconto di tre giorni in una terra meravigliosa che mi ha conquistata perchè, a rischio di sembrare banale, è proprio come una sfogliatella riccia: croccante fuori, cremosa e deliziosa dentro.

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Dove: Grand Hotel Excelsior Vittoria Sorrento Piazza Tasso, 34 Sorrento (Italy) Tel.  081 877 71 11  info@exvitt.it

Il consiglio in più: se siete beauty addict o se semplicemente volete abbinare all’esperienza della vacanza una parentesi di autentico benessere, l’hotel offre una Spa dotata di ogni comfort: la Boutique Spa La Serra è ideale per rilassarsi e offre trattamenti di bellezza per viso e corpo. Realizzata in quella che era un’antica serra del XIX secolo, è immersa nel verde ed è stata concepita secondo i principi olistici del Feng-Shui.
Tra i trattamenti da provare quelli a base di prodotti Environ skin-care, Cinq Mondes Spa Paris, Intraceuticals.


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1 Comment

  • Reply
    Ron
    18 Luglio 2022 at 15:41

    Very romantic hotel ! Very romantic landscape !

    “Do you know the land where the lemon-trees grow,
    in darkened leaves the gold-oranges glow,
    a soft wind blows from the pure blue sky,
    the myrtle stands mute, and the bay-tree high?
    Do you know it well?
    It’s there I’d be gone,
    to be there with you, O, my beloved one!”

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