Fin dai suoi primi giorni di vita, io Flavia abbiamo sentito il bisogno reciproco di starci vicine, di stare pelle a pelle. Ricercare il contatto è stato istintivo, naturale, come se entrambe volessimo trovare un modo per riavvicinarci dopo la “separazione” della nascita, una maniera per restare una cosa sola, come quando stava accoccolata e al sicuro dentro di me.
I momenti più belli che ricordo dei suoi primi mesi, sono le sue ninne sul mio petto, il suo respiro sincronizzato con il mio e che via via che si spalmava su di me, si faceva più sereno, i muscoli di entrambe sempre più rilassati finchè ci si addormentava, una tra le braccia dell’altra, esauste e felici. Certo, c’era chi mi diceva che “no, così prende il vizio…” o “sta sempre in braccio?” e io rispondevo che sì, Flavia era un cucciolo e come tutti i cuccioli aveva bisogno della sua mamma, non per vizio, ma per soddisfare un bisogno primordiale.
E così, stando strette strette e vicine vicine, siamo arrivate a sette mesi e mezzo, settanta centimetri e nove chili abbondanti. E siccome stare “cuore a cuore” qui ci piace ancora parecchio, abbiamo trovato un valido alleato, il marsupio Yema di Cybex, un ottimo compromesso tra stile e praticità che ci fa compagnia nelle nostre passeggiate alla scoperta del mondo, tra mattine al parchetto vicino casa e gite fuori porta.
Quando mi sono avvicinata al mondo delle fasce e dei marsupi ho iniziato a studiare, a leggere ad informarmi, a consultare forum e sentire pareri di esperti del “portare”, mi sono fatta una cultura sull’importanza dell’ergonomicità, sulle gambine a “M”, ho scoperto che no, la posizione “fronte mondo” è assolutamente sconsigliata e che se non vuoi spaccarti la schiena, il marsupio devi sceglierlo con la stessa oculatezza con la quale stipuleresti il rogito per l’acquisto di un appartamento.
E poi ho scartato i marsupi troppo complicati che ti chiedi se sono marsupi o paracadute, quelli troppo “hippie” che vabbene che siamo genitori, ma andare in giro con robe che sembrano fatte con i tendaggi di casa di nonna anche no, ho scartato quelli che ci vuole una laurea in ingegneria meccanica per capire dove va la fibbia, dove va il moschettone e dove va messo il bambino…e sono approdata a Cybex e al suo nuovo Yema con il suo design raffinato, la seduta e il poggiatesta regolabili, un’unica fibbia e quella facilità di indossarlo che ti fa venire voglia di non separartene più e ringrazi il cielo che qualcuno abbia capito che fare il genitore è già abbastanza complicato e un marsupio deve essere un aiuto, non una sfida.
Yema è adatto dalla nascita ai due anni (3,5 kg – 12 kg circa 86 cm) e può essere utilizzato in tre modi: davanti con il bambino rivolto al genitore, sul fianco e sulla schiena. Queste posizioni favoriscono la naturale posizione di seduta a gambe piegate-divaricate, importante per lo sviluppo delle anche del bambino.
Per sancire il mio legame con il marchio e in particolare con Yema, sono volata qualche settimana fa a Vicenza in veste di ambassador per partecipare ad una giornata-evento tra mamme blogger, una bellissima esperienza di confronto e scambio reciproco con un brand che è una voce autorevole in materia di sicurezza per l’infanzia, un marchio che punta sempre più alla realizzazione di prodotti all’avanguardia, capaci di essere belli oltre che utili.
L’atmosfera rilassata e gioiosa, l’accoglienza del brand calorosa e informale, la presenza festosa dei bambini, un pranzo gourmet nella meravigliosa location dell’agriturismo Le Vescovane immersa nella campagna vicentina e uno shooting sul prato vista colli Berici, hanno fatto sì che la giornata assumesse i contorni di una festa, oltre che l’occasione perfetta per scoprire i prodotti di punta di Cybex. Dal passeggino Priam con la nuova Fashion Collection Butterfly, al nuovo Mios, dall’innovativo seggiolino auto Cybex Sirona al Solution Q3 Fix con il poggiatesta reclinabile brevettato campione di design e sicurezza e naturalmente il nuovo Yema nelle sue varie declinazioni (3 colori basic + 3 fashion ossia butterfly, birds of paradise e leather). Io, da black addict quale sono, ho optato per il classico e intramontabile nero.
Se siete alla ricerca di un marsupio e, come me, come requisito fondamentale cercate la semplicità nell’indossarlo e naturalmente la comodità per voi e per il vostro bambino, vi consiglio di dare un’occhiata a Yema, vi innamorerete del design e apprezzerete il bello di trasportare con stile.
Nessun Commento