Sembra che le mie preghiere siano giunte a destinazione e le nuvole scure che sembravano essersi affezionate, hanno pensato bene (finalmente) di lasciar posto al cielo azzurro e al sole, quello caldo che toglie ogni dubbio, la Primavera è arrivata, ed era pure ora.
Con lei, come ogni anno cresce quella voglia di godersi le giornate all’aperto ed è lì che, puntuale, viene voglia di organizzare picnic con tanto di ceste di vimini e tovaglie a quadretti.
Basta uno spazio verde, lontano quanto basta dal caos urbano, ma ci si accontenta anche di un bel parco cittadino per stendere un plaid, distendersi col naso all’insù a guardare il cielo e godersi il relax, quello vero, quello autentico. Abbiamo detto tovaglie a quadretti, plaid, cestini in vimini, ma perchè il rito del picnic sia degno del suo nome non si può prescindere dal cibo.
Il menù è vario, dai panini farciti alle insalate che più sono colorate e più sono appetitose, passando per torte salate, salumi, formaggi, tramezzini, ma anche pasta fredda, macedonie di frutta, crostatine alla crema, tutto in versione monoporzione da mangiare rigorosamente seduti per terra nella più totale informalità.
Per chi però non ha il tempo di cucinare e riempire cestini di manicaretti homemade, per fortuna ci sono i locali che forniscono il kit completo per un déjeuner sur l’herbe, noleggiando anche coperta e cuscini.Un esempio è California Bakery che propone picnic nella piazza Sant’Eustorgio di fronte al locale, fornendo una cesta con una varietà di cibi in perfetto american style, tovaglia e cuscini (costo 40 euro per due persone).
Una validissima alternativa si trova anche a Roma dove la vicinanza di GINA con il parco di villa Borghese ha portato i gestori del locale a proporre il servizio GINA PicNic, In cosa consiste? Un cestino attrezzato di piatti, bicchieri, tovaglia e thèrmos per il caffè, panini imbottiti, frutta, dolci e vino, un kit che renderà il vostro picnic davvero indimenticabile, anche se, c’è da dire in quanto a costi non è certo a buon mercato.
Mood spensierato e informale non vuol dire però trascurare i dettagli, perchè sono proprio quelli a fare la differenza: no a posate e stoviglie in plastica, meglio optare per posate in legno riciclabile e piatti e bicchieri di carta per dare un tocco eco-friendly al picnic. Per la macedonia o i succhi di frutta potete usare vasetti delle conserve, in quel caso immancabili le cannucce ovviamente di carta, tanto fotogeniche e perfette per essere fotografate e instagrammate.
Se vi è venuta voglia di organizzare un picnic ma vi manca lui, il cestino, vi segnalo tre alternative: da sinistra Maison du Monde, Tiger, Amazon.
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