Che sia un aperitivo tra amici, un’occasione speciale da festeggiare, un momento di relax in terrazza da gustare con le bollicine, il Prosecco DOC nel nostro frigorifero non manca mai, praticamente è di famiglia. Per questo quando ho saputo che Coldiretti ha rilevato che è il vino italiano più bevuto e apprezzato anche fuori dall’Italia è proprio il Prosecco DOC ho avuto un moto di orgoglio.
Un’eccellenza ormai famosa in tutto il mondo (ci pensate che persino la Regina Elisabetta preferisce tra tutti il nostro Prosecco?) che però deve essere tutelata dai tanti “falsi” che circolano sul mercato e che ne minacciano l’autenticità.
E’ nato a questo scopo nel 2009 il Consorzio di Tutela con l’obiettivo di tutelare, coordinare e gestire la Denominazione di Origine Controllata ottenuta dal Prosecco il 17 luglio dello stesso anno raccogliendo su base volontaria, produttori, viticoltori, vinificatori e case spumantistiche per poter sostenere e promuovere un vino d’eccellenza e garantirne l’elevato standard di qualità.
Se siete curiosi e volete saperne di più sulle bollicine italiane, sul sito Prosecco Doc trovate tutte le informazioni principali e navigando tra le varie sezioni, è possibile leggere lo statuto del Consorzio di Tutela, scoprire i consigli dei produttori per conservare e servire al meglio il vino, ma anche le indicazioni per riconoscere il Prosecco DOC autentico e distinguerlo dai falsi.
Sapete, ad esempio quante tipologie di Prosecco DOC esistono? Io l’ho appena imparato: Spumante, Frizzante e Tranquillo e si distinguono sulla base della pressione. Lo Spumante a sua volta si distingue in Brut Nature, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Dry e Demi Sec in base alla quantità di zucchero presente. Sul sito inoltre potete anche scoprire la sostenibilità dell’intera filiera.Come vi dicevo a casa nostra, in frigorifero, non manca mai una bottiglia di Prosecco DOC e oggi sono ancora più orgogliosa e consapevole di brindare con bollicine italiane.
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