A Catania quando qualcuno si dà delle arie o inventa balle, si dice che “fa polpette“. A me questa cosa ha sempre fatto sorridere, forse perchè la parola “polpetta” mi ha sempre fatto simpatia o perchè quest’espressione rende perfettamente l’idea di una certa tipologia di individuo, il cosiddetto “polpettaro”.
Che poi a pensarci bene le polpette sono state il mio primo contatto con la cucina: quando mia madre le preparava per cena, mi faceva mettere sul mio sgabellino vicino a lei, io la osservavo ipnotizzata da quei suoi gesti e me ne faceva sempre impastare una piccolina che metteva nella pentola a cuocere con le altre; la mia polpetta una volta cotta era destinata a mio padre che si ritrovava nel piatto questo sgorbietto ed io ero felice di aver preparato con le mie mani qualcosa di buono, qualcosa per lui.
Oggi quando preparo le polpette le preparo con lo stesso amore. Siccome però cerco di evitare la carne, specie quella rossa, le polpette ho imparato a farle con quello che carne non è. Ecco quindi la mia ricetta delle polpette di lenticchie con panatura alle nocciole.
Ingredienti:
Lenticchie (io in genere quando preparo la zuppa di lenticchie ne cucino un po’ in abbondanza così posso utilizzarle, ma se vi scocciate vanno bene anche le lenticchie pronte in scatola, accuratamente scolate)
2 uova
parmigiano reggiano (o pecorino pepato) grattuggiato
pepe nero
pangrattato
prezzemolo
sale
granella di nocciole
Procedimento
In una scodella sbattete le uova aggiungete le lenticchie scolate, il formaggio, il prezzemolo, il pangrattato, salate e pepate. Mescolate il composto con un cucchiaio di legno e riponete in frigo per un’ora per far sì che si compatti. Trascorsa un’ora lavorate per bene il composto con le mani e, una volta creato un impasto omogeneo, iniziate a formare le vostre polpette creando con le mani delle palline non più grandi di una noce e passatele in una ciotola con pangrattato mescolato a granella di nocciole. Compattatele e friggetele in olio caldo e mettetele a scolare su carta da cucina assorbente.
Io le ho servite accompagnate da valerianella, patate lesse e salsa greca e hanno riscosso un gran successo anche tra chi in genere non ama i legumi.
2 Commenti
Sara
6 Febbraio 2014 at 21:49ma vieeeeeeniiii!!!! finalmente! Aspettavo questa ricetta dal giorno in cui hai pubblicato la foto su instagram! Nei prossimi gg la provo e ti faccio sapere come mi è venuta! Baci!
Luisella
14 Febbraio 2014 at 11:13Devono essere proprio squisite, le provo!
Intanto ho segnalato questa ricetta nel mio post di oggi
http://unpiccologiardino.blogspot.it/2014/02/febbraio-nel-web.html
Grazie!