Se c’è una cosa che colpisce subito in un nuovo ambiente, vi sembrerà strano, ma non è l’arredamento. Divani, poltrone, tappeti sono accessori che di certo connotano uno spazio e ne raccontano la personalità, lo stile, ma è la luce, o per essere più precisi, quella che architetti e interior design definiscono la “luminanza“, ciò che per prima cosa la nostra mente e la nostra percezione sensoriale registra.
Il fattore illuminazione ha un peso fondamentale nella progettazione dell’arredamento di una casa e capita di commettere grossolani errori nella disposizione delle fonti di luce domestiche, come nella scelta fra luci dirette e luci diffuse, tra luce fredda e luce calda, optando magari per un tipo di lampada, magari di design, magari costosissima, ma sbagliata per un certo tipo di ambiente.
Il problema è che certi errori non si riscontrano solo negli ambienti domestici, a causa di inesperienza di chi magari arreda una casa per la prima volta e compie scelte poco sagge, ma capita anche nelle strutture alberghiere, nei ristoranti, nei locali che della luce dovrebbero farne buon uso e averla come alleata per contribuire a far provare un’esperienza positiva a chi accolgono.
Parlo per esperienza, anni fa mi è capitato di dormire in una camera d’hotel a Praga. Distrutta da un viaggio “turbolento”, arrivata a tarda sera, tutto ciò che volevo fare era riposare, per affrontare il giorno seguente con lo spirito giusto. Appena entrata in camera e accesa la luce però, sono stata colpita da una sorta di lampo luminoso che ha invaso la stanza. La causa? Un’enorme lampada a fluorescenza nel centro della camera. La sensazione, non scherzo, era quella di una sala operatoria, tutt’altro che ospitale e accogliente.
Ho trascorso una delle notti più agitate della mia vita, perchè anche una volta spenta la luce, quella sensazione di ansia persisteva, influendo persino sulla qualità del mio sonno. Giuro, un incubo. Tutto per colpa di una illuminazione inappropriata.
Di quanto la luce sia un elemento non solo funzionale, ma di arredamento e design e di quanto essa abbia un enorme valore dal punto di vista emozionale, ho avuto modo di averne conferma qualche settimana fa, quando sono stata invitata dall’azienda Linea Light Group a visitare la sua sede a pochi chilometri da Treviso e a vivere un’ esperienza che ha avuto come fil rouge, proprio la luce.
Linea Light Group, nel settore dell’illuminazione ha un’esperienza trentennale e un posizionamento medio alto sul mercato. Con quattro marchi all’attivo e una produzione totalmente Made in Italy, non si occupa soltanto di illuminazione indoor e outdoor in ambito domestico, ma spazia anche alla progettazione e realizzazione di impianti di illuminazione per grandi opere, soprattutto all’estero: nel loro portfolio spicca per fare qualche esempio la progettazione dell’illuminazione per il nuovo Palazzo del Parlamento del sultanato dell’Oman o quella delle moderne sale della nuova sede dello storico Teatro di Mosca e alcuni loro prodotti hanno ricevuto in premio l’ambito Reddot Design Awards (una sorta di Oscar per il settore!).
In questa occasione, assieme ad un gruppo di blogger e giornalisti, sono entrata a contatto con un’azienda solida, dove tradizione e innovazione si fondono, dove l’arte di illuminare viene raccontata con la passione di chi sa che illuminare non ha solo scopo funzionale e ne ha fatto una missione. Uno degli aspetti che ho trovato più interessanti del loro sito aziendale è stato quella che riguarda la consulenza: all’interno del nuovissimo e-shop creato dal gruppo, LineaInShop, c’è la possibilità di farsi affiancare per la scelta dei prodotti ideali a seconda degli ambienti da iluminare da un esperto che consiglia l’utente che ha la possibilità di “navigare” nelle sezioni illuminazione da interni, illuminazione da esterni, promozioni e lampade di design.
L’esperienza Linea Light Group, dopo il tour in Azienda e la chiacchierata con il team di creativi, si è spostato da Ferrowine, un concept store che è un vero e proprio tempio del food&beverage per toccare con mano un progetto realizzato da Linea Light Group che ne ha curato l’illuminazione esaltando attraverso un sapiente uso di luci e ombre elementi architettonici e d’arredo di questo ambiente molto gradevole.
Restando nel campo delle esperienze sensoriali, il tour si è concluso con un valzer per le papille gustative, un pranzo stellato preparato dallo chef Nicola Dinato che nelle cucine di Ferrowine, ci ha deliziato con uno squisito menù, innaffiato da ottimi vini.
Un’occasione, questa esperienza, perfetta per sottolineare quanto, fermo restando il gusto personale e l’estetica soggettiva, arredare con la luce sia un’arte capace di valorizzare ogni ambiente e di trasmettere emozioni. E a proposito di emozioni “luminose” da questa esperienza, ho portato via con me un nuovo ospite, la lampada a LED Clessidra, un IT piece di Linea Light Group, realizzata in polietilene dotata di telecomando, una lampada che oltre ad illuminare scandisce lo scorrere del tempo e della luce, al ritmo delle proprie emozioni, cadenzando la notte.
Se state pensando che Clessidra sarebbe perfetta come regalo di Natale per il vostro amico patito di design, ho una buona notizia: utilizzando il codice EXTRA5-LIFEANDTHECITY avrete il 5% di sconto extra per l’acquisto sull’e-shop (sconto cumulabile con le altre promozioni).
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