Uno dei ricordi più belli della mia infanzia è la preparazione delle polpette in cucina con mia madre. Ero piccola, così piccola da poter stare seduta sul lavello mentre lei, impastava le uova con il macinato, il formaggio, con la tv accesa in sottofondo e la stanza che si riempiva dell’odore del soffritto e della salsa che borbottava nella pentola.
Mi lasciava preparare le polpette per papà e dare la forma che volevo, ma spettava a lei poi tuffarle nel pomodoro bollente. Apparecchiare era un mio compito; non vedevo l’ora che mio padre rientrasse per metterci a tavola, vedere nel suo piatto quelle polpettine un po’ sgorbie fatte da me e prendermi, tutta soddisfatta i complimenti di papà.
Se tra i ricordi felici rimasti indelebili nella mia memoria dopo quasi 30 anni c’è cucinare con mamma, ci sarà un motivo. Oggi, il rapporto “Life At Home” di IKEA rivela che i bambini si annoiano in cucina perché non vengono coinvolti nella preparazione del cibo e, quando succede, vengono controllati a vista o possono limitarsi a compiti noiosi come lavare l’insalata o mettere in ordine. Da questa ricerca emerge anche che la metà dei genitori lamenta di non avere il tempo per giocare con i propri figli e si sente ovviamente in colpa per questo, ma non li coinvolge in cucina per paura del caos che si crea ai fornelli con i più piccoli e per paura di stressarsi troppo. Finisce così che se e quando i genitori coinvolgono i figli, lo fanno per compiti noiosi come lavare i piatti o pulire. I bambini per reazione considerano un luogo potenzialmente divertentissimo come la cucina, una stanza da cui stare alla larga.
“Cucinare con i genitori” è un manifesto promosso da Ikea, rivolto ai genitori, un vero e proprio appello da parte dei bambini che elenca cinque semplici regole che possono riportare l’allegria in cucina e far sì, soprattutto, che la cucina diventi un posto della casa in cui i più piccoli abbiano piacere di trascorrere il loro tempo, divertendosi e non una stanza piena di divieti, un luogo in cui, volendo ci si può sporcare e non si viene sempre e solo rimproverati.
Ikea crede infatti che i bambini siano le persone più importanti del mondo e che si possa imparare molto ascoltandoli. con questa iniziativa, l’auspicio è quello di riportare i bimbi nelle nostre cucine, rendendoli (davvero!) partecipi di un’attività importante come quella della preparazione dei pasti, cucinando, sporcando, divertendosi e imparando.
Ph. credits “Young girl” in apertura via Shutterstock.com
Nessun Commento