Dormire bene, sembra scontato dirlo, è una condizione essenziale per la qualità della vita: se dormi poco (o male) ne risente l’umore, la produttività, i rapporti interpersonali, le relazioni di coppia…in poche parole una nottataccia ci trasforma in creature tutt’altro che piacevoli. Addirittura pare che il mancato riposo possa ripercuotersi direttamente sulla cute: sì perchè dormendo bene si favorisce la rigenerazione cellulare e si producono anche più ormoni che apportano elasticità alla pelle, cosa che non accade se dormiamo male.
Ergo: non solo non dormiamo, ma, beffa, diventiamo pure più brutti.
C’è chi ha la fortuna di abbandonarsi tra le braccia di morfeo appena tocca il materasso e chi tra insonnia e difficoltà a prender sonno, ha terminato le pecore da contare ed ha esaurito pure la pazienza. Siccome ricordo perfettamente i risvegli notturni e le notti in bianco (poche per fortuna!) quando Flavia aveva pochi mesi (del resto c’è una ragione se la privazione del sonno la usavano come metodo di tortura!) ho pensato di stilare un vademecum per il riposo perfetto*, ovvero una serie di consigli utili a chi vorrebbe dormire, ma non ci riesce.
*Ah, naturalmente questi rimedi non saranno efficaci se avete a pochi centimetri da voi un neonato che piange con tutta l’aria che ha in corpo o se vi dorme accanto un partner che russa come un orco.
Sembrerà strano ma c’è un orario esatto per ottenere il riposo perfetto, ovvero le 22:39. Lo dice una ricerca commissionata a dei ricercatori inglesi da un’azienda molto nota, produttrice di materassi ( e se non lo sanno loro…).
Anche la mìse per andare a letto ha il suo peso nella qualità del riposo: il pigiama deve essere comodo, non costrittivo, meglio se 100% cotone. No a pile e tessuti sintetici.
Sempre un sondaggio rivela poi che la lettura di un libro, magari poggiati sul fianco destro, con la testa posata su due cuscini concilierebbe il sonno.
Una stanza troppo calda in inverno non aiuterebbe il riposo, la temperatura ideale da mantenere in stanza non deve superare i 16°C. La stanza deve essere buia e silenziosa, la testata del letto va preferibilmente rivolta a nord, nord-est.
La camera da letto deve essere rilassante, meglio evitare tinte troppo vivaci sulle pareti, optate per colori neutri e naturali o le tonalità del blu e del verde, che rilassano e conciliano il sonno.
State attenti alla cena: evitate pasti pesanti e abbondanti, naturalmente no a bevande stimolanti a base di caffeina o alcolici.
Se il vostro problema non è dormire, ma riuscire a prendere sonno, può aiutare un bagno caldo ed una tisana.
Tecnologia invasiva in casa, soprattutto smartphone e tablet a letto, influenzano la qualità del sonno. Se proprio non potete fare a meno di dare un’occhiata a Instagram o dare la buonanotte al popolo di Facebook, abbassate almeno la luminosità dello schermo e non usate i dispositivi a letto per più di 10 minuti.
E se cercate una piacevole alternativa ai rimedi finora elencati e già noti, sappiate che l’hanno appena trovata: il sesso. Del buon sesso. La scoperta arriva dall’Australia dove un ricercatore del sonno ha affermato che il sonno migliora dopo il sesso, soprattutto se fatto col partner abituale e se culminato con un orgasmo.
Per esperienza, poi, delle lenzuola in cotone fresche di bucato dai colori tenui e un numero spropositato di soffici cuscini su cui sprofondare, sono una coccola che concilia il sonno e ci fa fare pace con ansie e paturnie.
Quelle che vedete in questi scatti della mia camera da letto, e anche il copriletto color tortora, sono Caleffi, un marchio che per me è sinonimo di “casa” fin da quando ero bambina e aiutavo mamma a rifare i letti.
Vi segnalo che su Vente-Privee è adesso in corso una vendita Caleffi: parure, completi lenzuola, copriletti, copripiumini, ma anche accappatoi per adulti e bambini, asciugamani e teli da bagno. Un’occasione per acquistare prodotti di qualità di un brand Made in Italy ad un prezzo decisamente conveniente.
E chissà che con un letto tutto nuovo non sia la volta buona per godervi una bella dormita di 8 ore filate…
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