Cirillo è diventato fratello maggiore. Con l’arrivo di Flavia è stato promosso a tata, guardiano, babysitter, bodyguard, angelo custode… della nuova arrivata. Anzi, a dire il vero, non è che lo abbiamo investito noi di questi ruoli, ma diciamo pure che si è auto-proclamato in automatico, quasi subito, investendosi di una certa responsabilità.
Giusto il tempo di capire chi/cosa fosse quel batuffolo di tenerezza che tenevamo in braccio, qualche annusata e la piccola ha conquistato anche lui.
E dire che eravamo così preoccupati di come avrebbe reagito lui a questa importante novità. Ad esempio pensavamo che avrebbe come prima cosa smesso di mangiare. Sì perchè, lo conosciamo bene, una delle sue prime reazioni ai cambiamenti è lo sciopero della fame: pappa lasciata nella ciotola, fuori-pasto e biscottini che di solito adora, rifiutati e noi disperati che cerchiamo di convincerlo a mangiare qualcosa.
Stavolta invece niente di tutto ciò: dopo i primi giorni di assestamento, la sua routine non ha subìto cambiamenti. Mangia di gusto i suoi croccantini Purina di sempre, dopo la passeggiata del mattino aspetta con ansia il suo premio-biscottino e se prendiamo dalla dispensa del tonno in scatola, basta il rumore della scatoletta aperta perché lui si posizioni paziente ai nostri piedi in attesa che nella sua ciotola arrivi la sua porzione.
Questi aneddoti servono a porre l’attenzione non tanto sulle abitudini di Cirillo ma su quelle che possono rivelarsi consigli utili pr chi si appresta a dividere la sua vita con un cane. Ad esempio, se c’è una cosa che ho imparato negli anni è che la pappa è un momento molto importante che per i nostri amici a quattro zampe non si riduce solo all’atto di sfamarsi, nutrirsi, non è solo un bisogno primario, ma è legata a doppio filo con la loro psiche. Un cane felice e sereno è un cane che mangia senza problemi, è un cane che segue il momento della preparazione della pappa e lo aspetta con ansia; capiamoci: non basta rovesciare una porzione di croccantini nella sua ciotola, bisogna fargli capire che stiamo facendo qualcosa per loro, invogliarli a mangiare ciò che stiamo “preparando” e gratificarli con qualcosa che amano particolarmente. Con Cirillo funziona!
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