I bambini si sa non amano essere ricoperti di crema solare, ma i rischi a cui si va incontro se non li proteggiamo bene quando esposti al sole, valgono qualche scena madre e capriccio.
Questa sarà la prima estate di Flavia sotto il caldo sole siculo, per questo mi sono documentata parecchio sul binomio sole e bimbi, ho preso le protezioni che ci accompagneranno per le nostre vacanze, scegliendo quelli che mi fanno stare più tranquilla perchè specifici per la pelle dei più piccoli. Tra i marchi che mi hanno ispirato più fiducia c’è Heliocare con la sua protezione solare 360° Pediatrics Lotion Spray con altissima fotoimmuneprotezione, questo vuol dire che non protegge solo da UVA e UVB, quindi dalle classiche (e rognose) scottature, ma anche dalle radiazioni visibili e infrarosse, che sono responsabili di danni a breve e lungo termine (ovvero foto-invecchiamento e tumori cutanei).
Flavia è ancora piccola, ma dalla prossima estate userò per lei anche l’integratore alimentare Heliocare Pediatrics Oral, che non è in capsule come quello pensato per gli adulti ma in comode bustine orosolubili che protegge le cellule dallo stress ossidativo causato dall’esposizione al sole. Basta assumere le bustine 1 o 2 settimane prima dell’esposizione solare e proseguire assumendo 1 bustina al mattino prima dell’esposizione. Questo è utile particolarmente a soggetti suscettibili alla comparsa di eritemi o forti bruciature e quindi ai bambini che per natura hanno una pelle molto delicata. Questo integratore è a base di Fernblock, tecnologia brevettata da Difa Cooper IFC, che assicura alla pelle la protezione dalle radiazioni solari.
Visto che la questione sole, vivendo in Sicilia, mi sta molto a cuore, ho chiesto ad un dermatologo, la Dott.ssa Perosino, Studio Perosino Associati, Specialista in Dermatologia e Venereologia, come, quando e perché proteggere i bimbi al mare, ma anche in città.
Sì perché il sole picchia (e scotta) anche quando andiamo a fare una passeggiata in centro o portiamo i nostri bambini al parco. Avete mai pensato al sole che penetra in auto dai finestrini mentre loro dormono sul seggiolino auto? Ecco, per tutti questi motivi la protezione solare deve essere la nostra fedele alleata, per evitare scottature ed eritemi alla delicata pelle dei più piccoli ed evitare l’insorgere di problemi ben più seri in futuro. Uno su tutti il melanoma.
Con che frequenza va applicata la protezione solare ai bambini?
Nei bambini così come negli adulti la protezione deve essere riapplicata ogni due ore circa, più frequentemente se si fa il bagno o vi è una sudorazione abbondante .
Quali accortezze per bimbi con fototipo di pelle chiaro e sensibile?
I prodotti destinati ai bambini contengono principalmente filtri di tipo fisico con quantità variabili di filtri di tipo chimico , questi prodotti rispetto a quelli destinati agli adulti hanno sicuramente una consistenza cosmetica poco gradita agli adulti anche se con le nuove tecniche formulative anche i prodotti pediatrici sono più gradevoli. I bambini con fototipi chiari dovranno essere controllati maggiormente negli orari di esposizione che dovranno essere rigorosamente compresi sino alle 11,00 e dopo le 16,30 ed ovviamente dovranno essere fotoprotetti con assiduità.
Il fattore di protezione deve essere sempre alto (SPF 50+) o si può via via diminuire?
Iniziamo con lo specificare che l’abbronzatura è considerata un sintomo come lo può essere la febbre nel corso di un infezione, quindi la pigmentazione servirà solo ed esclusivamente come un fattore protettivo nei confronti dell’esposizione alle radiazioni UV. Detto questo è facile capire come più proteggiamo la pelle del bambino più conteniamo possibili danni: meno il bambino si colora e più saremo stati efficaci nelle strategie di protezione.
Ma usando la protezione i bimbi si abbronzano o restano bianchi?
Più proteggiamo e meno si scuriscono acquisendo più una pigmentazione dorata, segno comunque di un’adeguata stimolazione melanocitaria.
Sfatiamo una falsa credenza: sotto l’ombrellone i bimbi sono al sicuro?
Assolutamente no se stazionano sotto ombrelloni tradizionali, alcuni stabilimenti balneari utilizzano ombrelloni anti UV , che si riconoscono dall’avere nella parte inferiore un foglio di plastica argentata . In questo caso la protezione è garantita altrimenti a meno che gli ombrelloni non siano fatti di foglie di palma si dovrà fare attenzione agli orari.
Fargli indossare una maglietta in cotone è davvero utile?
Certamente è utile proteggere con indumenti zone particolarmente sensibili anche per esempio durante il bagno in cui va anche calcolato il riverbero dell’acqua
Quali sono le ore del giorno in cui è più sicuro andare al mare con un bambino sotto i due anni di età?
Prima delle 11,00 e dopo le 17,00
In città come possiamo proteggerli dai raggi solari dannosi e quali sono le parti sensibili da proteggere?
L’esposizione “cittadina” è potenzialmente pericolosa come l’esposizione a cui si è soggetti al mare. Una buona crema solare, indumenti protettivi ed evitare le ore centrali della giornata sono sicuramente elementi importanti in quella che dovremmo considerare protezione ordinaria del bambino
L’ombrellino da passeggino può essere utile?
Certamente sì, ogni protezione “meccanica ” può essere utile a schermare le radiazioni UV così come gli ombrelloni sulla spiaggia che hanno le foglie di palma
Al di là dei rischi immediati, scottature ed eritemi, perché è importante proteggere la pelle fin dall’età pediatrica?
Si è visto, ed è stato ormai ampiamente pubblicato, che le problematiche oncologiche cutanee vengono in parte imputate al sole ed alle ustioni solari avute durante l’infanzia, l’adolescenza e la giovane età . Quindi attenzione massima in queste fasce di età.
Per un bambino tra 0 e 2 anni la vitamina D è fondamentale, come fare a garantire ai nostri bambini la loro dose giornaliera necessaria di vitamina D e al tempo stesso proteggerli dalle scottature?
In età pediatrica una corretta alimentazione è più che sufficiente per coprire il fabbisogno giornaliero, ricordiamo che pesce, mais e verdure, oltre al latte e ai suoi derivati, ne contengono buone quantità.
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